Il racconto è uno strumento che fa parte della vita dell’uomo fin dalla sua nascita. La narrazione è ciò che, nel tempo, ha permesso all’uomo di interagire con i propri simili, trasmettere saperi e sviluppare la propria cultura.
Le esperienze, anche quelle più antiche, sono tramandate all’oggi attraverso libri, storie, leggende, canzoni.
Da sempre presente nell’arte, il concetto di storytelling si allarga presto a molti contesti: dalle scuole alle aziende, dall’arte alla politica.
IL RACCONTO COME STRUMENTO PERSUASIVO
Raccontare una storia significa coinvolgere l’interlocutore nella sua dimensione emozionale e della memoria. E’ un mezzo molto potente se progettato con attenzione, poiché fa leva sui 5 sensi prima ancora che sull’intelletto.
Nel mercato attuale, per un’azienda raccontarsi ha una duplice importanza: da una parte, attraverso la costruzione di una storia definisce e presenta il proprio sistema di valori, all’interno del quale l’utente ha la possibilità di orientarsi e di vedersi rappresentato. Dall’altra, una storia ingaggiante può aprire la via all’interno del mercato sempre più affollato e saturo.
LO STORYTELLING E LE 5W
Raccontare non è cosa per tutti. Quello dello storyteller è un ruolo ben definito che richiede competenze specifiche di giornalismo e spiccate capacità creative e comunicative.
Non esistono vere e proprie regole, ma sicuramente uno schema da seguire: quello delle 5W.
In qualsiasi storia che si rispetti, è necessario infatti individuare 5 concetti, rispondendo alle seguenti domande: CHI è il protagonista? COSA accade nella storia? QUANDO ciò accade? DOVE è ambientata la storia? PERCHE’ avviene ciò che raccontiamo?
Quello che questo schema permette di fare, è di mettere nero su bianco un vero e proprio racconto, completo e chiaro prima di tutto nella testa di chi lo crea.
PICCOLI TIPS PER UN RACCONTO EFFICACE
DALL’INIZIO ALLA FINE
Raccontare non è cosa per tutti. Quello dello storyteller è un ruolo ben definito che richiede competenze specifiche di giornalismo e spiccate capacità creative e comunicative.
Non esistono vere e proprie regole, ma sicuramente uno schema da seguire: quello delle 5W.
In qualsiasi storia che si rispetti, è necessario infatti individuare 5 concetti, rispondendo alle seguenti domande: CHI è il protagonista? COSA accade nella storia? QUANDO ciò accade? DOVE è ambientata la storia? PERCHE’ avviene ciò che raccontiamo?
Quello che questo schema permette di fare, è di mettere nero su bianco un vero e proprio racconto, completo e chiaro prima di tutto nella testa di chi lo crea.
Un altro aspetto infatti essenziale, è quello dell’avere chiaro all’inizio della stesura, come inizia e come finisce ciò che vogliamo raccontare. Una storia in cui lo storyteller è narratore onniscente, in grado di rendere leggibile e interessante la narrazione per il proprio pubblico di riferimento.
LITTLE THINGS MATTERS
Sono le piccole cose a fare la differenza: di una storia ciò che ci colpisce è quell’immagine, quel profumo, quella sensazione che trasmette attraverso descrizioni dettagliate ed emozionali.
L’immaginazione è il primo target del racconto: gli elementi specifici della trama sono gli elementi che colpiscono il lettore immergendolo in un’esperienza sensoriale.
Attenzione al rovescio della medaglia: i dettagli sono importanti in relazione al target che vogliamo colpire. Non dovremo dunque farcire troppo la storia di elementi, ma scegliere accuratamente quelli che possono essere più interessanti e di valore per il nostro obiettivo. Un po’ come quando si cucina una torta, la differenza la fanno gli aromi.
COMUNICAZIONE INDIRETTA E PERSUASIONE
Il racconto non è una relazione, né tantomeno un testo argomentativo. Una storia non afferma ma mostra, non impone ma porta a comprendere. Saper creare uno storytelling significa trovare le parole e le metafore giuste per portare alla luce un concetto tra le righe, rafforzandone il messaggio con esempi concreti.
FONTI E CITAZIONI
Le metafore non sono i soli strumenti per sostenere il proprio messaggio: per sostenere la propria storia e renderla credibile, può essere utile citare ogni fonte autorevole possibile. Quante più fonti qualificate avremo all’interno della nostra storia, quanto più ciò che sosteniamo risulterà oggettivamente affidabile.
STORYTELLING E VIRALITA’
Ora che abbiamo imparato l’abc dello storytelling, la domanda trasversale ad ogni nostra azione deve sempre essere una sola: come può il mio racconto diventare virale?
Come ogni strumento comunicativo, infatti, quello del racconto può essere sostenuto e valorizzato se inserito all’interno di una strategia di marketing mirata. Un buon marketing mix è in grado di utilizzare lo storytelling come primo step per definire una strategia più complessa all’interno della quale ogni altro strumento deve essere coerente e correlato alla storia e ai valori trasmessi.
L’OGGETTO COME STEP FINALE
Ok il marketing, ok i valori. Ma come posso trasmetterli attraverso un semplice gadget?
La risposta è molto semplice. Ogni oggetto promozionale può essere inserito all’interno di un contesto e può divenire dunque portatore di un determinato messaggio.
Una matita può essere una semplice matita, oppure può essere una matita con al suo interno un piccolo seme. Una matita che, al termine della propria vita tradizionale sulla tua scrivania, possa rimanere sempre con te modificando il proprio aspetto e trasformandosi, nel tempo e grazie alle tue cure, in una meravigliosa piantina profumata e colorata.
Una penna può essere semplicemente una penna… oppure può essere una penna realizzata con materiale 100% riciclato e reso antibatterico grazie ad un rivestimento particolare che riduca al minimo la possibilità di trasmissione in ufficio.
Una chiavetta USB può essere semplicemente una chiavetta di memoria… oppure può contenere un link che porti ad una pagina internet con tanti contenuti interattivi in grado di aggiungere valore e ingaggiare l’utente in un percorso mirato.
“No story lives unless someone wants to listen.” J.K. Rowling
Definisci il tuo obiettivo, individua il tuo target e delinea i tuoi valori.
La storia verrà da sé.